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12 Marzo 2025 Commenti (0) Visualizzazioni: 920 Stagione Teatrale, Stagione Teatrale e Concertistica

IL GIOCATTOLAIO

Savà Produzioni Creative, Francioni Francioni

IL GIOCATTOLAIO

di Garden McKay
con FRANCESCA CHILLEMI
e con KABIR TAVANI
regia di Enrico Zaccheo

TEATRO DEL POPOLO
Turno Popolo - ORO

mercoledì
12 marzo

ore 21.00

La trama narra la storia di un serial killer, soprannominato “Il Giocattolaio”, che prende di mira le donne, pur decidendo di non ucciderle. Egli le seduce e le lobotomizza con molta destrezza, abbandonandole a un destino atroce: le rende bambole viventi, immobilizzate su una sedia
a rotelle e disponibili ad ogni suo desiderio. Proprio sul caso di queste terribili aggressioni sta indagando Maude, una giovane psicologa criminale, da poco trasferitasi in un cottage isolato alla periferia di Los Angeles. Una notte un motociclista bussa alla sua porta per chiedere
di poter usare il telefono. Dopo un primo momento di reticenza, Maude decide di assecondarlo: il ragazzo apparentemente appare innocuo, ma ben presto Maude sarà costretta a rendersi conto di aver fatto un grave errore a far entrare in casa lo sconosciuto. Che sia proprio lui il terribile Giocattolaio? Tra i due si sviluppa un rapporto molto ambiguo, nel quale i ruoli si confondono, fino a rendere il carnefice vittima e viceversa. Un thriller psicologico claustrofobico ricco di tensione e suspence in cui si susseguono colpi di scena a ritmo serrato che costringono lo spettatore a seguire tutta la vicenda col fiato sospeso. Un testo in grado di indagare la capacità umana di manipolare il prossimo e la straordinaria attitudine delle persone a mentire nonché l’inclinazione dell’essere umano a torcersi psicologicamente quando è mosso da forti emozioni soprattutto se si tratta di quelle più inconfessabili. Uno spettacolo che ci costringe a riflettere sul terribile potere del carisma e sulla nostra capacità di credere a qualunque verità purché ci faccia comodo, sulla capacità di perdonare immediatamente e sul bisogno di andare avanti, sul compromesso, sulla perdita dell’istinto e di ciò in cui credevamo più profondamente, sulla nostra capacità di assorbire l’orrore pensando che un crimine sia tale solo se succede a noi, su quello che ci succede e che non ci piace di noi, ci conosciamo e giriamo pagina.

In programmazione a: ,

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